Associazione StarDust

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Formazione

Marte

Saturno

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Marte: il pianeta rosso

Marte, pur avendo un diametro di soli 6.800 km, la metà di quello terrestre, presenta molte somiglianze con il nostro pianeta. Ruota su se stesso in 24 ore e 37 minuti, ed è inclinato di 25° 11' rispetto al proprio asse, il che permette l'alternanza delle quattro stagioni, proprio come sulla Terra. Tuttavia, il suo periodo di rivoluzione è 686 giorni, il doppio di quello terrestre, e di conseguenza le stagioni marziane durano sei mesi anziché tre.

Durante l’inverno, la temperatura può scendere fino a -140°C, mentre in estate può raggiungere i 20°C. Questa forte escursione termica è dovuta principalmente alla sua atmosfera estremamente sottile, composta per il 95% da anidride carbonica, con tracce di azoto (2,7%), argon (1,6%), vapore acqueo, ossigeno e monossido di carbonio.

La superficie e la presenza di acqua

La crosta marziana è prevalentemente composta da biossido di ferro (limonite), che conferisce al pianeta il caratteristico colore rossastro. Le esplorazioni condotte da sonde spaziali hanno rivelato tracce di acqua e indizi di antichi oceani salati. L'assenza di una magnetosfera, che protegga il pianeta dalle radiazioni solari, ha determinato la quasi totale evaporazione delle acque superficiali. Tuttavia, la presenza di ematite grigia in grandi quantità indica che in passato vi erano importanti bacini di acqua salata.

Ricerche recenti hanno dimostrato che sotto la superficie marziana esiste ancora acqua allo stato liquido, che talvolta riaffiora per brevissimi periodi prima di evaporare. Inoltre, sotto il permafrost polare si stima che vi sia abbastanza acqua da ricoprire Marte con uno strato di 11 metri se completamente sciolta.

Una geologia particolare

La crosta marziana mostra una netta differenza tra l’emisfero boreale e quello australe, probabilmente dovuta all’impatto di un gigantesco asteroide, il più grande di cui si abbia traccia nel sistema solare.

Le lune di Marte: Phobos e Deimos

Marte è l’unico pianeta roccioso, oltre alla Terra, ad avere satelliti naturali. Phobos (Paura) e Deimos (Terrore) sono piccoli corpi celesti dalla forma irregolare, con diametri rispettivi di 15 km e 12 km. La loro bassa densità suggerisce due possibili ipotesi sulla loro composizione: potrebbero avere un nucleo con cavità vuote oppure contenere grandi quantità di ghiaccio. Questo li fa assomigliare più ad asteroidi provenienti dalla regione esterna della fascia principale.

Phobos, il satellite più vicino a Marte, è soggetto a forti forze mareali, che lo stanno facendo avvicinare progressivamente al pianeta. In un futuro remoto, potrebbe impattare sulla superficie marziana.

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